Dall'indagine Cbre sulle intenzioni di oltre 50 investitori nazionali e internazionali in ambito immobiliare, anche per il 2018, dopo un 2017 da record sotto il profilo degli investimenti, le premesse sono positive e foriere di novità: nuove società di investimento, nuove categorie di beni immobiliari e veicoli di investimento che nel complesso potrebbero far crescere ancora le transazioni nel 2018.
Sempre dall'ultima ricerca Cbre, emerge che il 70% degli intervistati non ritiene le elezioni politiche una minaccia per il settore immobiliare, e pensa che l’economia italiana si rafforzerà ulteriormente nel 2018 (63% dei rispondenti).
Per circa 7 investitori su 10 l’inclusione delle società di investimento immobiliare nello schema dei Pir (Piani individuali di risparmio) imprimerà al mercato una spinta sull'onda positiva di questo nuovo strumento finanziario.
I tre principali ostacoli nel mercato immobiliare italiano
Nel confronto con il 2017, il 45% degli investitori ha dichiarato che la propria attività di investimento in Italia sarà maggiore nel 2018, un dato in linea con quello dello scorso anno (47%, rispetto al 2016).
Ancora una volta l’ostacolo principale è la mancanza di prodotto (25% dei rispondenti), seguito dal prezzo degli asset (16%) e dalla mancanza di trasparenza del mercato (13%).
Il boom della logistica
Il 2018 sarà l’anno della logistica: dopo due anni record il settore continua a rappresentare il mercato con maggiori opportunità di sviluppo e di crescita. La quota di intervistati che ha indicato la logistica come obiettivo preferito di investimento in Italia nel 2018 si è attestata sul 20%, in forte crescita rispetto all’8% del 2016 e al 14% del 2017.
Nel 2018 gli sviluppi totali dovrebbero superare il milione di mq: questo dato conferma il momento positivo per il settore e la sua crescente centralità nel più ampio panorama del mercato, soprattutto come investimento immobiliare.
Si rafforzerà nel 2018 la ricerca di nuove tipologie di immobili prima d’ora non contemplate, come i magazzini per la consegna dell’ultimo miglio, con dimensioni medio-piccole e ubicazioni fino ad oggi rimaste ai margini dalle principali ricerche da parte degli operatori.
Il ruolo delle banche
Oltre il 40% degli investitori ritiene che anche nel 2018 le banche si confermeranno gli attori più attivi nei processi di vendita immobiliare, seguite dai fondi immobiliari (secondo il 25% dei rispondenti), dal settore pubblico (15%) e dagli sviluppatori di nuovo prodotto (12%). Del 60% dei rispondenti che hanno dichiarato di valutare nuove opportunità di sviluppo, circa la metà ha indicato negli uffici la categoria prediletta; 9 su 10 puntano su Milano come meta preferita.