Novità sul fronte degli acquirenti e sulla finalità dell’acquisto per quanto riguarda la casa vacanza in Italia. Secondo l’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa – che ha analizzato l’andamento del comparto degli immobili nelle località turistiche di mare, lago e montagna nel secondo semestre del 2016 –, si riscontra una leggera contrazione della percentuale di coloro che acquistano questa tipologia immobiliare per utilizzo proprio, ma è aumentata la percentuale di stranieri ed è cresciuta la componente ad uso investimento.
Prezzi
Nel dettaglio, nel secondo semestre del 2016 l’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa ha registrato prezzi ancora in ribasso: -1,7% per gli immobili nelle località di mare, -0,7% per quelle di lago e -2,4% per le case nelle località di montagna. Dal 2008 ad oggi le località di mare hanno perso il 38,6%, quelle di lago il 28% e quelle di montagna il 30,1%.
Compravendite, investimento, domanda straniera
L’analisi delle motivazioni di acquisto di chi si è rivolto al gruppo Tecnocasa ha fatto registrare un 6,7% di compravendite per la casa vacanza (l’anno scorso era pari al 7,4%), ma la componente ad uso investimento è passato da 16,2% a 18,6% in un anno.
In generale, è stato registrato un ritorno all’investimento immobiliare e il fatto che la casa in località turistiche è tornata ad essere di nuovo interessante per essere messa a reddito destinando l’immobile a B&B o ad attività di affitta-camere.
Negli ultimi anni, in Italia c’è stato un incremento del turismo, soprattutto straniero: nel 2017 è prevista una crescita del 4% di turisti stranieri in Italia. E proprio a proposito di stranieri, la novità più interessante emersa dall’analisi è che la percentuale di stranieri che acquista la casa vacanza nel Belpaese è passata da 7,5% di un anno fa a 12,1% del 2016.
Tipologia
La tipologia più richiesta è risultata essere il trilocale, con il 29,5%, seguito da soluzioni indipendenti (27,6%) e dal bilocale con il 25%. Chi cerca una casa al lago o in montagna desidera soprattutto uno spazio esterno (terrazzo, balcone vivibile o giardino), la vicinanza al mare o al lago e, soprattutto, la presenza dei servizi.
Gli italiani sono più orientati verso l’appartamento, sia esso bilocale o un piccolo trilocale anche perché esprimono budget che difficilmente superano i 250mila euro, mentre gli stranieri, che hanno una disponibilità di spesa più elevata, sono più propensi ad acquistare le soluzioni indipendenti.
Domanda mare in Italia
Nel secondo semestre del 2016, l’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa ha registrato ancora una diminuzione delle località di mare in Italia (-1,7%). Tra le regioni che hanno segnalato il calo maggiore ci sono il Veneto (-4,1%), il Friuli Venezia Giulia (-3,7%) e il Lazio (-3,1%). La regione che ha registrato la contrazione più contenuta è stata la Sicilia (-0,8%), seguita dalla Campania (-1,0%).
In generale, nelle località turistiche di mare è stata segnalata una ripresa delle richieste. La novità sta nel fatto che sono tornati ad acquistare gli stranieri, in particolare in Campania (Ischia, Sorrento e, in misura minore, ad Amalfi e Positano), Sicilia (nell’area di Castellammare del Golfo e Scopello) e Liguria (con un ritorno importante dei francesi nell’imperiese e agli albori nel savonese), dove gli interventi per la nascita di piste ciclabili stanno diventando un importante elemento attrattivo.
Gli stranieri amano soprattutto i borghi sul mare: acquistano infatti spesso abitazioni d’epoca, oppure soluzioni indipendenti posizionate in zone più defilate, ma con vista panoramica sul mare.
Quasi sempre hanno budget importanti, talvolta fino al milione di euro. Gli italiani invece hanno budget più bassi (al massimo si arriva a 250mila euro – 300mila euro) e per questo motivo scelgono appartamenti non lontani dal mare e se possibile con spazio esterno e vista mare. Il fronte mare ormai è appannaggio di una bassa percentuale di acquirenti.
Quello che è emerso è un ritorno all’investimento nelle località di mare: si acquista la casa con la finalità di realizzare un B&B oppure una casa vacanza da affittare. Questo si è notato soprattutto in quelle località in cui è elevata la domanda di affitti estivi. Prosegue il trend che vede anche i proprietari della casa vacanza acquistata con finalità di utilizzo personale affittarla nel periodo in cui non è utilizzata al fine di recuperare parte delle spese legate al mantenimento e alla proprietà.
Fonte: idealista