Secondo Italian Hotel Monitor, che elabora i dati di performance degli alberghi di 39 città capoluogo, in un trend generale che ha visto crescere il movimento turistico su tutta la Penisola, i mesi di luglio e agosto sono stati positivi anche per gli alberghi delle città d’arte e d’affari. Durante i 60 giorni più importanti dell’estate, infatti, l’indice di occupazione camere degli alberghi è cresciuto di +2,3 punti (72,6% media nazionale) e il prezzo medio camera (Average Daily Rate) del +2,4% ad oltre 109 euro. Il trend positivo registrato da IHM da inizio anno si consolida anche nei mesi centrali dell’estate. Sono 36 le città capoluogo (su 39) che fanno registrare un segno più nell’occupazione camere (R.O.) e 31 quelle che mediamente aumentano i prezzi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Per quanto riguarda la Room Occupancy (R.O.), picchi di performance si riscontrano a Ferrara (+5,5), Napoli (+5,1), Palermo (+4,6). Sorprendente il dato di Bergamo (+4,2). Sono 27 le città, molte delle quali industriali, che superano la soglia del 60% di R.O., indicatore statistico di solidità gestionale.
Le città turistiche da segnalare per performance “superiori” sono Rimini (88,1% di R.O.), Pesaro (85,1%), Venezia (84,6%) e Firenze (84,3%).
Analizzando i prezzi, gli aumenti più significativi si registrano a Firenze (+6,1%), Torino e Cagliari (+5,7%), Palermo (+4,3%) e Trieste (+4,2%). In termini assoluti Venezia si conferma la città più cara, con la tariffa media per camera più elevata:
139,19 euro a notte, seguita da Firenze (130,46 euro), Como (122,17 euro), Milano (119,83 euro) e Roma (115,11 euro).
Guardando infine nel dettaglio i diversi segmenti aIberghieri, si conferma
a. la crescita progressiva del giro d’affari degli hotel Luxury (+1,3 punti di occupazione camere e +3,1% delle tariffe);
b. il consolidamento degli alberghi di fascia Upscale (+2,3 punti di occupazione camere e +2,4% del prezzo):
c. un ottimo bimestre per la classe Midscale (+2,5 punti l’occupazione; +2% il prezzo).